Strategie per migliorare la farmacia ospedaliera nei Paesi a medio e basso reddito

Negli ultimi anni, nei Paesi ad alto reddito la farmacia clinica ha visto crescere notevolmente il proprio ruolo all’interno delle strutture ospedaliere, con compiti sempre più proattivi e partecipativi, anche in corsia, e un aumento delle responsabilità manageriali.

Nei Paesi a medio e basso reddito la situazione è differente. Secondo un recente studio condotto in Tanzania, la disponibilità di servizi di farmacia clinica in queste realtà è ancora basso e da migliorare.

In questi Paesi il farmacista ospedaliero si attiene ancora a distribuire i farmaci, ordinarli e stoccarli, operando verso il paziente solo la riconciliazione terapeutica, se richiesta. Sono molti i fattori sottesi a questa situazione, per esempio: la scarsità di infermieri, carenze nella formazione e ineguaglianze interne alle strutture ospedaliere.

Nella consapevolezza che un ruolo più attivo del farmacista ospedaliero consenta di ridurre le reazioni avverse ai farmaci in ospedale e ottenere esiti migliori sui pazienti lo studio presenta una serie di possibili strategie.

Le tematiche prese in considerazione

Pubblicato su BMJ Public Health, lo studio è di carattere qualitativo e parte da una serie di interviste con dirigenti ospedalieri e professionisti sanitari su temi considerati focali.

In tutto sono stati intervistati 45 farmacisti, 31 dottori, 21 infermieri e 14 amministratori, dei quali poco più della metà di genere maschile, di età compresa tra i 25 e i 68 anni. Per quanto riguarda il livello di istruzione, 61 partecipanti hanno una laurea e 13 un master. Poco più della metà dei partecipanti ha una esperienza lavorativa di oltre 5 anni.

Gli autori hanno selezionato 4 grandi tematiche, divise poi in sotto temi: rinforzo della formazione pre-servizio, migliorare la formazione continua, rivalutare gli scopi della professione farmaceutica, migliorare gli ambienti di lavoro del farmacista. I partecipanti hanno potuto esprimere la propria opinione su ognuno di questi temi, le interviste sono state poi analizzate per individuare delle strategie comuni.

Possibili strategie

Secondo gli interpellati sarebbe importante inserire nei percorsi di laurea in farmacia anche componenti di farmacia clinica, rinforzando poi la formazione dei farmacisti con la proposta di training regolari da svolgere a lavoro.

Il lavoro del farmacista ospedaliero dovrebbe poi essere facilitato dalla disponibilità di linee guida, dalle scelte politiche e da un numero adeguato di farmacisti. Essenziale anche favorire una buona comunicazione tra i diversi professionisti che operano in ospedale.

Infine, secondo i partecipanti, si dovrebbe inserire la presenza di servizi di farmacia clinica nella descrizione del lavoro del farmacista. Affinché la figura del farmacista clinico acquisisca un peso maggiore in questi paesi è necessario un cambio culturale a livello sanitario. Questo studio è un passo importante in quella direzione.

Studio: Mwakawanga DL, Mutagonda RF, Mlyuka HJ, Mikomangwa WP, Kilonzi M, Kibanga WA, Marealle AI, Mallya B, Katabalo D, Sanga S, Kalokola F, Rwegasha J, Magambo R, Mmassy J, Kabissi S, Balati JA, Maduki P, Minzi OM, Kamuhabwa AAR. Improving the provision of clinical pharmacy services in low- and middle-income countries: a qualitative study in tertiary health facilities in Tanzania. BMJ Public Health. 2025 Jan 20;3(1):e001776. doi: 10.1136/bmjph-2024-001776. PMID: 40017961; PMCID: PMC11816867

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