Negli ultimi anni, i processi di acquisto di beni e servizi nel sistema sanitario sono stati interessati da cambiamenti significativi, come la ricerca di soluzioni in grado di razionalizzare e contenere la dinamica crescente della spesa.
Si è reso indispensabile mettere in atto interventi di ottimizzazione organizzativa e di efficienza dei processi, oltre all’introduzione di sistemi di gestione e controllo.
SDA Bocconi ha recentemente pubblicato, sulla rivista Mecosan, uno studio value-based dal titolo “Innovazione dei processi in sanità. L’impatto dei Set procedurali personalizzati per aumentare l’efficienza di sala operatoria”. Questo studio ha l’obiettivo di analizzare un modello d’innovazione riguardante l’introduzione di set procedurali personalizzati monopaziente in sala operatoria e il relativo impatto sull’efficienza, in termini di:
- risparmio di tempo nella preparazione dell’intervento
- personalizzazione della procedura d’intervento
- aumento dell’efficienza e della produttività nel lavoro delle figure professionali.
Il progetto segue un approccio osservazionale multicentrico, al fine di analizzare prospettive diverse in modelli organizzativi evoluti.

Sono state prese in considerazione diverse specialità in tre strutture. Per ogni struttura è stato valutato un campione d’interventi, metà eseguiti con ProcedurePak Mölnlycke e metà senza utilizzo del set.
Lo studio si è sviluppato attraverso le seguenti fasi:
- fase 1 – analisi della letteratura
- fase 2 – osservazione e mappatura
- fase 3 – analisi statistica.
Durante la mappatura in sala operatoria si evince la presenza di due flussi paralleli: il primo, svolto dagli strumentisti, comprende le attività oggetto del presente studio, mentre il secondo è composto da una serie di attività di tipo medico-sanitario riguardanti la gestione e il trattamento del paziente durante i momenti pre e post-operatori, eseguite dal personale sanitario quale infermieri, anestesisti, OSS e talvolta medici chirurghi.
L’introduzione del Set monopaziente Mölnlycke ha permesso di ridurre il tempo complessivo delle fasi della procedura e, in definitiva, il tempo totale, pari in media al 23%, con un picco massimo di 24 minuti e 8 secondi, con campioni significativi che coprono il 60% delle osservazioni.

Il lavoro effettuato dagli strumentisti viene reso più efficiente dall’introduzione del Set Mölnlycke, favorendo un risparmio di tempo medio del 44%, fino a un massimo di 27 minuti e 28 secondi, con conseguente riduzione del tempo del flusso di attività legato agli strumenti utilizzati.
L’impatto dei set procedurali monopaziente Mölnlycke è tanto più efficace quanto più è elevato il numero di strumenti monouso sostituibili presenti nelle condizioni di partenza.
I risultati ottenuti suggeriscono di considerare che i set procedurali monopaziente di Mölnlycke rappresentano un progresso tecnologico da tenere in considerazione, tale per cui le realtà organizzative ospedaliere dovrebbero integrare tali soluzioni all’interno della propria struttura come veri e propri “strumenti di efficientamento”, allo scopo di sfruttare al massimo i benefici disponibili.