Nel marzo 2024 AIFA ha approvato la rimborsabilità di una nuova terapia per la malattia di Parkinson che consiste in una combinazione di foslevodopa/foscarbidopa somministrabile per via sottocutanea e attiva 24 ore su 24.
L’obiettivo della terapia è aiutare i pazienti con malattia di Parkinson in stato avanzato e con gravi fluttuazioni motorie e ipercinesia, o discinesia, a prolungare il periodo di controllo dei sintomi.
Condizione necessaria è che il paziente risponda alla levodopa.
Questa terapia al momento è disponibile in pochi centri italiani, tra i quali la Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza.
Vantaggi di una somministrazione continua di levodopa
Spiega il prof. Carlo Ferrarese, direttore della Struttura Complessa di Neurologia: “la malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa per la quale la terapia con levodopa per via orale è il gold standard. Nelle fasi avanzate, la malattia è caratterizzata da blocchi motori e/o discinesie, legati alle fluttuazioni dei livelli di levodopa nel sangue, nonostante la somministrazione più volte al giorno dei vari farmaci orali disponibili.
La somministrazione sottocutanea continua di levodopa è una terapia all’avanguardia che permette una stimolazione dopaminergica più fisiologica e stabile, con conseguente riduzione delle fluttuazioni dei livelli di levodopa nel sangue”.

Tecnica sicura, efficace e facile da attuare
Al paziente che presenta le caratteristiche necessarie si applica un dispositivo per l’infusione continua contenente la combinazione di foslevodopa/foscarbidopa.
Dal dispositivo parte una micro cannula, inserita nello strato adiposo sottocutaneo del paziente, dove viene rilasciata la formulazione.
“La tecnica”, precisa la dott.ssa Laura Brighina, responsabile del Centro per la Malattia di Parkinson e Disordini del movimento del reparto di Neurologia, “è sicura, efficace e facilmente attuabile.
La somministrazione del farmaco è regolata dal medico secondo diverse velocità d’infusione a seconda dei sintomi del paziente, monitorati mediante specifici dispositivi indossabili.
Questa soluzione, permettendo l’eliminazione pressoché della terapia orale, determina un miglioramento significativo della qualità di vita sia del paziente sia dei familiari”.
L’infusione continua consente di controllare i movimenti eccessivi anche nelle ore notturne, facilitando il sonno. Inoltre, si hanno ricadute positive anche nella quotidianità, con aumento dei livelli di autonomia.