Adipogenesi e osteogenesi sono due meccanismi biologici che, se alterati, possono portare a patologie come obesità e osteoporosi.
Studi recenti hanno individuato un possibile collegamento tra questi due meccanismi biologici, ovvero le molecole regolatorie di microRNA che influenzerebbero la differenziazione delle cellule mesenchimali presenti nel midollo osseo in osteoblasti e adipociti.
Inoltre, il tessuto adiposo può essere considerato un organo endocrino che secerne sostanze pro-infiammatorie come citochine e adipochine, influenzando tutti i tessuti limitrofi e instaurando una infiammazione cronica latente che, a sua volta, favorisce l’indebolimento del tessuto osseo.
Per giunta, la presenza di osteoporosi va a incidere negativamente sul metabolismo sistemico del corpo. Per queste ragioni è possibile affermare che obesità e osteoporosi sono fortemente connesse tra loro. Una recente revisione narrativa si concentra sui micro RNA coinvolti nei processi sin qui resi noti, evidenziando alcuni possibili usi terapeutici.
miRNA nell’osteoporosi
La revisione mette in luce diversi miRNA potenzialmente terapeutici per l’osteoporosi già presentati in studi di letteratura. Tra questi vi sono, per esempio, miR-19a-3p che promuove la differenziazione osteogenica, ovvero la trasformazione di cellule mesenchimali in osteoblasti. Per questo si suppone che questo miRNA possa avere un ruolo nel rallentare la progressione dell’osteoporosi.
Un altro possibile miRNA è miR-221, noto per inibire l’azione degli osteoclasti e quindi potenziale strumento per riequilibrare la formazione e il riassorbimento dell’osso nei pazienti con osteoporosi. Ci sono poi miRNA che lavorano sul processo infiammatorio, come miR-146a che potrebbe essere utile un giorno per gestire la perdita di osso causata da un ambiente infiammato, come tipicamente succede nelle donne in menopausa.
Infine, miR-29b che potrebbe migliorare la qualità e la densità dell’osso.
Queste molecole devono ancora essere sottoposte a studi dettagliati per capire come e se potrebbero agire in favore dei pazienti con osteoporosi, favorendo un rinforzo dell’osso e riducendone quindi i rischi legati alla fragilità.
Alcuni esempi
Gli autori della revisione mostrano come le due patologie potrebbero essere gestite in contemporanea, individuando miRNA che lavorino in sinergia su alcuni aspetti alla loro base, come miR-27a che inibisce l’accumulo di grasso e miR-21 che favorisce la formazione di osso.
I miRNA potrebbero inoltre essere sfruttati come biomarcatori utili per capire se una certa strategia terapeutica sia efficace o meno in un paziente.
Studio: Abolhasani, S., Ahmadi, Y., Rostami, Y. et al. Therapeutic applications of miRNA in the management of obesity and osteoporosis. J Diabetes Metab Disord 24, 75 (2025). https://doi.org/10.1007/s40200-025-01589-6