Italiani protagonisti al SABCS 2024, il più importante congresso internazionale per il tumore del seno, con la presentazione dei risultati preliminari dello studio EUROPA, il primo studio accademico randomizzato di fase III che ha confrontato gli effetti della radioterapia e della terapia ormonale sul controllo locale e sulla qualità di vita delle pazienti con tumore al seno, over 70 e con caratteristiche prognostiche positive.
Il tumore del seno è il tumore femminile più frequente, con dati di sopravvivenza a 5 anni che ormai hanno abbondantemente superato l’80% grazie ai progressi della ricerca e a cure sempre più mirate.
Nel corso della 47° edizione del San Antonio Breast Cancer Symposium – SABCS, tenutosi tra il 10 e il 13 dicembre scorsi a San Antonio, nel Texas – sono stati presentati i risultati preliminari dello studio EUROPA da parte del prof. Icro Meattini – professore associato di Radioterapia Oncologica presso l’Università degli Studi di Firenze e direttore della Breast Unit dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze – pubblicati simultaneamente sulla prestigiosa rivista The Lancet Oncology.
Studio EUROPA: confronto tra radioterapia e terapia ormonale
Lo studio EUROPA è il primo studio accademico randomizzato di fase III che ha messo a confronto gli effetti della radioterapia e della terapia ormonale sul controllo locale e sulla qualità di vita delle pazienti con tumore al seno, over 70 e con caratteristiche prognostiche positive come co-primary endpoint.
Lo studio multicentrico ha previsto l’arruolamento di 926 pazienti donne, suddivise in due gruppi: il primo destinato a ricevere radioterapia e il secondo terapia ormonale, ed è stato supportato interamente dalla Fondazione Radioterapia Oncologica, attiva da oltre tre decadi nella promozione della ricerca scientifica e dell’assistenza a favore dei pazienti trattati con radioterapia.
Risultati preliminari: radioterapia impatta meno sulla qualità di vita
I risultati preliminari dello studio hanno messo in luce che a parità di controllo locale, la radioterapia risulta significativamente meno impattante della terapia ormonale sulla qualità della vita delle pazienti.
«Lo studio EUROPA rappresenta un passo significativo nella ricerca sul cancro al seno, offrendo nuove prospettive per il trattamento delle donne affette da tumore alla mammella. I promettenti risultati confermano che la radioterapia rappresenta non soltanto un’efficace arma per il trattamento oncologico ma anche un’opzione terapeutica che preserva la qualità di vita delle pazienti», ha sostenuto il prof. Meattini.