Nasce Fondazione ATLAS, per una medicina sempre più di precisione

Uno degli obiettivi della medicina di precisione è sviluppare farmaci specifici per alterazioni molecolari specifiche, così da poter fornire al clinico strumenti di cura centrati sulle necessità del paziente.

Si inserisce in questo contesto Piattaforma ATLAS. La piattaforma è nata nel 2020, con lo scopo di raccogliere informazioni sulle mutazioni genetiche e sulle conseguenti alterazioni molecolari che permettono di prevedere la risposta positiva a un trattamento, per pazienti con tumore al polmone.

Dalla sua nascita a oggi la piattaforma ha visto collaborare più di 70 centri di ricerca focalizzati su: biologia, biomedicina, medicina e farmacologia. È stato già condotto anche uno studio, su oltre 8 mila pazienti, i cui risultati hanno portato alla generazione di un knowledge-based database.

Usando i dati contenuti nel database i gruppi di ricerca che aderiscono ad ATLAS hanno realizzato 20 presentazioni nazionali e internazionali e 10 pubblicazioni su riviste con un impact factor rilevante.

Spiega la vicepresidente Silvia Novello: «abbiamo vinto uno dei grant che AIFA ha stanziato per la ricerca indipendente. Il database è usato anche da altri enti o fondazioni attivi nella ricerca oncologica, come AIRC».

Usi clinici del database ATLAS

Grazie a questo database un oncologo è in grado di verificare se altri colleghi abbiano incontrato o meno la mutazione molecolare del proprio paziente e, in caso affermativo, individuare possibili strategie terapeutiche. Inoltre, la banca dati permette, ai medici, di individuare i centri in cui siano attive sperimentazioni utili al proprio paziente.

«Non solo a livello italiano», spiega Umberto Malapelle, vicepresidente della Fondazione ATLAS, «per come è stato pensato e sviluppato, ATLAS può essere confrontato con altre piattaforme internazionali, ampliando così l’impatto scientifico e clinico delle nostre ricerche. La nostra ambizione è quella di fare la differenza per i medici e per i pazienti quando si tratta di tumore al polmone che presenta una mutazione».

Considerando che i nuovi casi di tumore al polmone sono circa 44 mila, e che ancora oggi, la media di sopravvivenza a 5 anni è inferiore al 20%, la piattaforma ATLAS assume un ruolo molto importante.

Nasce la Fondazione ATLAS

Dati gli esisti già raggiunti, e il potenziale della piattaforma, è stata istituita la Fondazione ATLAS, che si occuperà di supportare la sinergia tra le realtà che collaborano con la piattaforma e di diffondere cultura su patologia molecolare e medicina di precisione.

Tra gli obiettivi della Fondazione vi è anche quello di estendere il lavoro ad altre forme tumorali. «La nascita della Fondazione», ricorda Domenico Galetta, presidente ATLAS, «è un’opportunità importante per rafforzare il nostro impegno nei confronti della ricerca e dei pazienti. Il nostro è un network democratico dove ogni centro che partecipa può promuovere un’idea di ricerca che viene poi tradotta nella fotografia di un sottogruppo di pazienti con tumore polmonare. È una banca dove ognuno mette della ricchezza, in termini di dati molecolari e clinici, da cui trarre beneficio sul fronte della ricerca e della pratica».

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