Con la quarta edizione del bando “Ricerca scientifica d’eccellenza”, Fondazione Ricerca Molinette, Università di Torino e Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino intendono finanziare progetti che portino avanzamenti nella diagnosi e nella cura delle malattie legate all’invecchiamento. A disposizione ci sono 250 mila euro, divisi in due scaglioni: 200 mila serviranno a finanziare progetti di ricerca biomedica traslazionale, mentre 50 mila andranno a progetti clinici.
Le regole del bando
Il bando è aperto solo per i principal investigator che sono in qualche modo affiliati all’Università di Torino e/o all’AOU Città della Salute e della Scienza. Ben definiti anche gli spazi entro i quali condurre le ricerche: oltre all’AOU Città della Salute e della Scienza, sono validi anche il presidio dell’Ospedale Molinette del Centro di Ricerca in Medicina Sperimentale (CeRMS) e il Centro di Biotecnologie Molecolari.
Infine, può accedere solo chi ha un indice di Hirsch di almeno 20 punti, a testimoniarne la prolificità e l’impatto scientifico.
I progetti di ricerca devono essere presentati entro il 15 marzo 2025 all’indirizzo mail frm@fondazionericercamolinette.it, con i documenti richiesti.
La fase di valutazione
La valutazione dei progetti verrà effettuata sotto la supervisione del comitato scientifico, guidato dal prof. Emilio Hirsch.
Quali sono i parametri utilizzati? Anzitutto, l’innovatività del progetto e il suo possibile impatto nell’ambito scientifico di riferimento, così come la sua rilevanza internazionale.
Importanti anche i track record e le competenze del principal investigator e dei suoi collaboratori. Verrà poi valutata l’adeguatezza del budget richiesto in base alle attività presentate e la sostenibilità a lungo termine.
Il prof. Massimo Segre, presidente della Fondazione, sottolinea che “le malattie dell’invecchiamento sono la frontiera più attuale della ricerca scientifica e hanno un impatto sociale enorme, destinato a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni.
Per la Fondazione riconoscere e sostenere la ricerca d’eccellenza in questo campo significa dare un contributo concreto per la qualità della vita di tutti noi”.