Il bando di ricerca scientifica 2025 da 40 mila euro per giovani ricercatori under 30, indetto dalla Fondazione Maria Gabriella De Matteis il 14 novembre 2024 e chiusosi il 1° marzo 2025, è stato vinto dalla dott.ssa Grazia Castellano con un progetto che indaga l’insorgenza di tossicità neurologiche derivate dall’uso di anticorpi coniugati in pazienti affetti da tumore solido.
Il bando era dedicato all’identificazione di meccanismi di risposta, resistenza e tossicità degli anticorpi coniugati nei tumori solidi.
Tra i progetti candidati, il comitato scientifico – coordinato dal prof. Giuseppe Curigliano, professore ordinario di Oncologia Medica presso l’Università di Milano e direttore della divisione clinica di Sviluppo Nuovi Farmaci dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, e composto da Andrea Ballabio, Silvia Novello, Gabriella Pravettoni e Paolo Marchetti – ha premiato lo studio della dott.ssa Castellano “The NEON Study: incidence, risk definition and clinical impact of neurological complications in patients with brain-metastatic cancer receiving antibody-drug-conjugates in early-phase clinical trials” in ragione dell’obiettivo che si pone, ossia indagare l’insorgere di complicanze neurologiche, incluse la radionecrosi e alterazioni funzionali di tipo epilettiforme e altri eventi cerebrali derivanti dall’uso di anticorpi coniugati, con o senza radioterapia, in pazienti che ricevono terapie oncologiche con farmaci innovativi di tipo anticorpi-coniugati a chemioterapia (ADC).
«Con questo progetto vogliamo analizzare l’incidenza delle complicanze neurologiche derivate da trattamenti oncologici con farmaci innovativi di tipo ADC, ma anche identificare i fattori predisponenti, per anticipare e mitigare il rischio con strategie di prevenzione personalizzata nei confronti di rare ma temibili complicanze di nuove e potenti terapie oncologiche», fa sapere Castellano.
«Lo studio NEON è importante in prospettiva futura, poiché gli ADC sono parte integrante della pratica clinica quotidiana e, in futuro, diventeranno sempre più presenti anche in nuovi trial clinici, eppure molto limitati sono i dati e gli strumenti clinici per anticipare e prevenire le manifestazioni chiave di tossicità del singolo paziente».
«La ricerca oncologica deve spingersi oltre lo studio dell’efficacia terapeutica delle nuove e potenti terapie, poiché alcune di esse possono a volte esporre i pazienti a tossicità tangibili e sostanziali», aggiunge il prof. Curigliano.
«È fondamentale abbracciare in modo pieno la qualità di vita e l’esperienza vissuta dal paziente e migliorarla con interventi personalizzati volti a minimizzare il rischio di tossicità clinicamente impattanti, come per esempio quelle a livello neurologico.
Diventa quindi essenziale studiare non solo l’attività antitumorale dei farmaci ma anche le loro tossicità e l’impatto sul funzionamento neurologico e cognitivo. Solo così potremo costruire un’oncologia realmente centrata sulla persona, capace di curare senza compromettere la dignità e la quotidianità di chi affronta la malattia».
La Fondazione Maria Gabriella De Matteis sosterrà lo studio della dott.ssa Castellano, permettendole di ampliare la platea di pazienti dall’Istituto Europeo di Oncologia ad altri istituti italiani, così da interconnettere diverse realtà impegnate nella cura e ricerca contro il cancro.
«Siamo orgogliosi di contribuire, anche quest’anno, alla crescita professionale di un giovane talento italiano come la dott.ssa Castellano, sostenendo un progetto che permetterà in futuro di migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da cancro», dichiara Fernando Ricci, presidente della Fondazione Maria Gabriella De Matteis.