Malattie rare: innovazione, personalizzazione e ricerca

È grazie a un approccio rivoluzionario che ha sfidato i modelli di business tradizionali delle multinazionali farmaceutiche che una realtà italiana come BIOVIIIx è riuscita a distinguersi a livello internazionale.

Nata nel 2013, BIOVIIIx opera nel campo delle coagulopatie e delle malattie rare con specializzazione nell’emofilia e ha adottato una strategia in cui il paziente è al centro di un ecosistema di servizi personalizzati, scelta che ha permesso di creare valore sia attraverso i prodotti farmaceutici sia mediante interventi che affrontano problematiche secondarie, spesso trascurate ma di grande impatto sulla qualità di vita.

Davide Rosiello

«Abbiamo presto abbandonato la strategia basata sulla pura vendita del farmaco per sviluppare un ecosistema di servizi gratuiti per i pazienti che supportino le terapie farmacologiche e migliorano il benessere quotidiano delle persone che assistiamo», ha spiegato il fondatore e ad Davide Rosiello, evidenziando la portata umana e sociale di questo approccio.

Un modello olistico e personalizzato

Uno dei primi servizi introdotti da BIOVIIIx stata la fisioterapia domiciliare, ideata per rispondere alle gravi problematiche di artropatia riscontrate nei pazienti emofilici a causa di frequenti sanguinamenti.

«Questa condizione porta spesso a danni irreversibili alle articolazioni, compromettendo la mobilità e la qualità di vita. Noi abbiamo sviluppato un sistema che garantisce assistenza direttamente a casa, consentendo ai pazienti di seguire programmi riabilitativi personalizzati».

Parallelamente, l’azienda ha avviato il programma di supporto infermieristico BioCare, progettato per formare i familiari dei pazienti emofilici (in particolare, le madri di bambini che ne sono affetti) sulle tecniche d’infusione.

«Questa iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni di pazienti, che hanno sottolineato come abbia migliorato significativamente la gestione delle emergenze domestiche e ridotto l’ansia dei genitori associata alla patologia».

Innovazione in odontoiatria ed educazione sociale

Un altro esempio dell’approccio centrato sul paziente è il servizio Dental Support, coordinato dal dott. Francesco Riva, direttore della UOC di Chirurgia Orale e Odontoiatria dell’Ospedale Universitario Policlinico Umberto I di Roma. Obiettivo del servizio è dotare i centri emofilia italiani di cliniche odontoiatriche specializzate.

«I sanguinamenti gengivali, spesso causati anche da una semplice spazzolatura sono una sfida enorme per i pazienti emofilici, specialmente bambini», precisa Rosiello.

BIOVIIIx ha istituito un network di odontoiatri specializzati per affrontare queste criticità e ha lanciato alcune campagne educative. Tra queste, il progetto Ottavio che, attraverso fumetti e opuscoli illustrati, sensibilizza i più piccoli e le loro famiglie sull’importanza dell’igiene orale.

Prevede anche supporti educativi multimediali (video tutorial e sessioni interattive con specialisti) «rendendo l’educazione all’igiene orale più inclusiva e accessibile, cercando di ridurre l’impatto emotivo e le complicanze legate alla patologia».

Continuità terapeutica in pandemia

Durante la pandemia da Covid-19, quando gli ospedali sono diventati luoghi ad alto rischio di contagio, BIOVIIIx ha implementato una piattaforma digitale che metteva in comunicazione medici, farmacisti ospedalieri e associazioni di pazienti.

Questa infrastruttura ha permesso di introdurre Hemozone, un servizio di consegna domiciliare dei farmaci che, sviluppato in collaborazione con corrieri certificati, ha garantito il trasporto a temperatura controllata (+2°/+8°) e la consegna dei farmaci a casa dei pazienti nel rispetto della normativa sulla privacy.

«Hemozone ha garantito continuità terapeutica e sicurezza, dimostrando la nostra capacità di adattamento nei momenti più critici», puntualizza Rosiello.

Questo progetto ha rivoluzionato il modo in cui i pazienti accedono ai farmaci. «Molti pazienti continuano a usarlo, trovandolo pratico e sicuro anche in contesti non emergenziali».

Un futuro all’insegna di ricerca e sviluppo

BIOVIIIx ha scelto di reinvestire gli utili in progetti di ricerca innovativi, creando startup operanti in aree strategiche: oncologia pancreatica, maculopatie degenerative e diagnostica avanzata.
Una di queste società è 3P Sense che, nell’ambito della diagnostica controllata, ha sviluppato in collaborazione con l’UCL di Londra un prodotto che in 10 secondi consente di analizzare i livelli di coagulazione con precisione del 99%.

«Questo dispositivo rappresenta un salto tecnologico verso la personalizzazione delle cure. I pazienti potranno monitorare i propri livelli di coagulazione e adattare le terapie alle esigenze quotidiane, migliorando l’efficacia e riducendo i costi per il sistema sanitario».

Attualmente, i metodi diagnostici standard, come quelli per la titolazione dei fattori della coagulazione, sono insufficienti per monitorare chi segue trattamenti con farmaci innovativi come gli anticorpi monoclonali. «Tali farmaci agiscono in modo diverso rispetto ai tradizionali fattori della coagulazione, ma la diagnostica non riesce ancora a stare al passo con queste novità».

In particolare, un paziente trattato con anticorpi monoclonali può presentare tempi di coagulazione normali, ma potrebbe avere gravi complicazioni se fosse portato al Pronto Soccorso a fronte di un’emergenza (es. incidente). Si evidenzia perciò la necessità di sviluppare strumenti diagnostici in grado di identificare correttamente i parametri della coagulazione, inclusi quelli non monitorati dai test tradizionali come PT o PTT.

«Abbiamo ottenuto quattro brevetti in questo campo, depositati a livello internazionale, dal Giappone agli Usa. Ora siamo in un momento di transizione dalla fase preclinica a quella clinica, con l’obiettivo di portare i nostri prodotti sul mercato».

Terapie sempre più personalizzate

BIOVIIIx sta collaborando anche con l’Università di Glasgow per lo sviluppo di un kit diagnostico portatile, simile a un dispositivo per diabetici, che permetta di monitorare i livelli di coagulazione in tempo reale.

«Stiamo concentrando i nostri sforzi sulla personalizzazione delle cure, perché ogni paziente è unico e le terapie devono essere adattate in base alle esigenze specifiche. L’aumento della durata della vita dei pazienti con emofilia è per noi un obiettivo fondamentale. L’uso di farmaci innovativi fa crescere la necessità di un trattamento che consideri fattori come età, comorbidità e stile di vita».

Innovazione in oncologia

Un’altra startup creata da BIOVIIIx è Oncovix, che con l’Università di Catania sta studiando nuove terapie oncologiche. Un esempio è il farmaco Duo Fix Combination per il trattamento del tumore al pancreas.

Nel campo dell’angiogenesi, BIOVIIIx ha fondato Anbition startup, che opera in collaborazione con il CNR-IGB per lo sviluppo di terapie mirate per patologie oncologiche gravi.

La divisione IT Health Fusion, invece, intende migliorare le infrastrutture ospedaliere mediante tecnologie avanzate come Cleanrooms e Health Logistics, garantendo un supporto ottimale al lavoro quotidiano di operatori sanitari e ricercatori.

La pipeline di ricerca di BIOVIIIx include studi avanzati sulle maculopatie degenerative, per creare trattamenti innovativi in collaborazione con aziende leader internazionali.

Espansione internazionale e nuove opportunità

BIOVIIIx sta rafforzando la presenza globale con un progetto di raccolta plasma di derivazione umana destinato al processo di frazionamento. Di questo si occupa una nuova divisione che collaborerà con oltre 15 Paesi per stabilire standard di sicurezza e tracciabilità nel settore dei plasmaderivati.

«Aspiriamo a diventare leader globali offrendo soluzioni etiche e sostenibili», afferma Rosiello.

Un circolo virtuoso di innovazione e occupazione

Lavorare a stretto contatto con atenei italiani e internazionali per promuovere la ricerca e trattenere talenti ha portato BIOVIIIx a evidenziare difficoltà che ostacolano l’innovazione in Italia.

«Le nostre università potrebbero essere hub di startup e brevetti se avessero infrastrutture adeguate. Purtroppo, perdiamo talenti a favore di altri Paesi».

Un esempio emblematico è la collaborazione con un gruppo di ricercatori italiani a Londra che ha portato alla creazione di una startup innovativa in diagnostica.

«Questo progetto dimostra che la combinazione di talenti italiani e infrastrutture straniere può generare risultati straordinari». Il modello britannico di supporto alle startup universitarie è stato fonte di ispirazione per BIOVIIIx.

«In Italia abbiamo bisogno di figure professionali formate per facilitare la creazione di spin-off accademici: ciò può generare un circolo virtuoso di innovazione e occupazione».

L’impegno etico e il futuro

BIOVIIIx è un’azienda indipendente e totalmente italiana, che punta a preservare l’umanità nelle cure. Attraverso acquisizioni strategiche in Germania e Usa, mira a espandere la presenza globale, senza però perdere di vista la sua mission originaria.

«Abbiamo un approccio sartoriale: ogni paziente è unico e merita un trattamento personalizzato. Questo ci distingue in un mercato dominato da logiche di profitto e standardizzazione. Il nostro obiettivo principale è migliorare la qualità di vita attraverso soluzioni innovative e servizi collaterali che vanno oltre il farmaco».