Profilassi anti sanguinamento gastrointestinale in terapia intensiva: importante formare i professionisti

Le condizioni dei pazienti ricoverati in terapia intensiva sono spesso tali da richiedere interventi invasivi, come la ventilazione meccanica prolungata, che se protratta per più di 48 ore può aumentare il rischio che il paziente vada incontro a sanguinamento gastrointestinale stress correlato, evento ancora più probabile in presenza di coaugolopatia, per esempio.

Dato che questa correlazione è nota, in terapia intensiva viene spesso attuato un protocollo di profilassi preventiva (SUP), spesso a base di inibitori della pompa protonica.

Secondo un recente studio turco, pubblicato su “Journal of Pharmacy & Pharmaceutical Sciences”, spesso la profilassi verrebbe utilizzata in modo inadeguato, andando incontro a spese inutili e, soprattutto, esponendo i pazienti al rischio di sviluppare complicanze come polmoniti, infezioni da clostiridioides difficile, fratture alle ossa e ipomagnesemia.

La causa di questa situazione sarebbe una scarsa aderenza alle linee guida per prevenire il sanguinamento gastro-intestinale stress correlato nei setting a cura intensiva.

I vantaggi di formare il personale

Gli autori hanno quindi allestito uno studio prospettico non controllato per valutare gli eventuali cambiamenti derivati dall’introduzione di un programma di educazione sanitaria rivolto agli specialisti per ridurre l’uno inappropriato della profilassi SUP.

I pazienti coinvolti sono stati 495, 244 ricoverati in Terapia Intensiva prima dell’introduzione del programma di formazione e 251 dopo. Una volta messo a confronto la qualità della profilassi condotta nei due gruppi di pazienti, gli autori hanno potuto confermare un netto miglioramento: si è passati da un 38.3 ± 41.6% di profilassi ben condotta prima della formazione, a un 47.8 ± 42.8%.

Tra gli obiettivi del team di lavoro, vi è anche il calcolare il possibile risparmio economico collegato con questo miglioramento dell’uso della profilassi SUP. I risultati sono interessanti, dato che il risparmio totale è stato di 34 dollari a paziente, passando dai 272 dollari a paziente pre-formazione ai 246 dollari a paziente post-formazione.

Gli autori concludono aggiungendo che un approccio proattivo dei professionisti coinvolti può favorire un miglior uso delle linee guida e, quindi, una migliore gestione dei pazienti e una riduzione dei costi. Lo studio è stato condotto presso l’ospedale cittadino di Istanbul, affiliato alla University of Health Sciences.

Studio: Ayhan YE, Turgut N. Ensuring guideline adherence and cost savings in stress ulcer prophylaxis practices in the intensive care unit: a pre-post education study. J Pharm Pharm Sci. 2025 Mar 4;28:14067. doi: 10.3389/jpps.2025.14067. PMID: 40104773; PMCID: PMC11913611

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