Il linfoma cutaneo a cellule T (CTCL) è una patologia caratterizzata da accumulo anomalo di linfociti T nella pelle e si manifesta con macchie, placche e tumori cutanei.
La variante più comune di CTCL è la micosi fungoide, una forma indolente della malattia, mentre tra le più rare e aggressive troviamo la sindrome di Sézary. Entrambe appartengono alla famiglia dei linfomi non-Hodgkin, un gruppo di tumori maligni che interessano il sistema linfatico.
Diagnosi complessa, approccio multidisciplinare e trattamenti personalizzati
Uno dei principali ostacoli nella gestione del CTCL è la diagnosi tardiva. La complessità della malattia richiede un team multidisciplinare di specialisti che accompagni il paziente lungo tutto il percorso terapeutico.
In tal senso, Kyowa Kirin collabora attivamente con medici, istituzioni e associazioni di pazienti per garantire il miglior supporto possibile.
Il trattamento del CTCL varia in base a diversi fattori, come lo stadio della malattia, il tipo di lesioni cutanee e il coinvolgimento dei linfonodi. Le opzioni terapeutiche comprendono: terapie cutanee per le fasi iniziali, terapie sistemiche con farmaci specifici per le forme avanzate, trapianto allogenico di cellule staminali per i pazienti ad alto rischio.
Secondo la prof.ssa Silvia Alberti Violetti, specialista in Dermatologia e Venereologia dell’Università degli Studi di Milano, circa l’80% dei pazienti rimane in fase iniziale gestibile con trattamenti non aggressivi.
Tuttavia, nel 20% dei casi la malattia progredisce rapidamente, rendendo necessaria una gestione tempestiva e mirata. Per questo è essenziale sottoporsi a controlli regolari.
L’accesso alle cure è una priorità
“Fondamentale è garantire ai pazienti un accesso alle cure rapido ed efficace”, afferma Claudia Coscia, Cluster general manager di Kyowa Kirin, azienda impegnata costantemente nello sviluppo di soluzioni innovative e nella collaborazione con istituzioni e comunità scientifica per migliorare il percorso diagnostico e terapeutico.